Agenti cancerogeni e mutageni e tossici per la riproduzione: prevenzione e sorveglianza sanitaria nei luoghi di lavoro
L’INAIL ha recentemente aggiornato il documento “Agenti cancerogeni e mutageni. Lavorare sicuri”, una guida operativa fondamentale per la tutela della salute dei lavoratori potenzialmente esposti a sostanze o miscele pericolose. Inoltre INAIL ha pubblicato il documento “direttiva UE 2022/431 e novità in tema di esposizione professionale a sostanze reprotossiche e farmaci pericolosi” che illustre le principali variazioni introdotte dalla normativa europea riguardo il rischio da sostanze reprotossiche.
Si approfondiscono le misure di prevenzione, protezione e sorveglianza sanitaria previste dal D.Lgs. 81/2008, offrendo indicazioni pratiche per la corretta gestione degli agenti cancerogeni e mutageni e reprotossiche all’interno dei luoghi di lavoro.
Misure di prevenzione e gestione del rischio
La prevenzione rappresenta il pilastro principale nella gestione del rischio cancerogeno,mutageno e reprotossiche. Il principio cardine è la sostituzione delle sostanze pericolose con alternative meno nocive o non pericolose. Quando tale sostituzione non risulta tecnicamente possibile, il datore di lavoro è tenuto ad adottare misure tecniche, organizzative e procedurali per ridurre al minimo il numero di lavoratori esposti, nonché la durata e l’intensità dell’esposizione.
Tra gli interventi raccomandati figurano:
- utilizzo di impianti a ciclo chiuso e sistemi di lavorazione controllati a distanza;
- limitazione dei quantitativi di agenti impiegati e divieto di accumulo;
- isolamento delle aree a rischio, accessibili solo al personale autorizzato;
- pulizia periodica di ambienti, impianti e attrezzature;
- corretta etichettatura e gestione dei prodotti secondo il Regolamento CLP (CE n. 1272/2008);
- particolare attenzione alle categorie sensibili, come lavoratrici gestanti, minori e soggetti vulnerabili.
Fondamentali risultano anche formazione e informazione dei lavoratori, strumenti indispensabili per promuovere comportamenti consapevoli e una cultura diffusa della sicurezza.
Sorveglianza sanitaria
La sorveglianza sanitaria, a cura del medico competente, è obbligatoria per tutti i lavoratori esposti o potenzialmente esposti ad agenti cancerogeni, mutageni e reprotossici. In base agli accertamenti sanitari, il datore di lavoro deve adottare misure preventive individuali, che possono includere l’allontanamento temporaneo del lavoratore dalle mansioni a rischio.
Ogni lavoratore sottoposto a sorveglianza sanitaria per tali sostanze è iscritto in un registro di esposizione, istituito e aggiornato dal datore di lavoro tramite il medico competente. Tale registro, che riporta attività svolte, agenti utilizzati e livelli di esposizione, viene trasmesso telematicamente all’INAIL, in conformità al D.M. 25 maggio 2016 n. 183, garantendo una gestione digitale, trasparente e tracciabile dei dati sanitari.
Conclusioni
L’aggiornamento INAIL rappresenta un importante strumento di riferimento per le aziende che intendono migliorare la gestione dei rischi correlati agli agenti cancerogeni, mutageni e reprotossici. La corretta applicazione delle misure preventive e la sorveglianza sanitaria costante sono elementi essenziali per tutelare la salute dei lavoratori e promuovere una cultura della prevenzione e responsabilità condivisa all’interno delle organizzazioni.
Impegno di CEDESA Srl
Da sempre attenta ai temi della sicurezza sul lavoro e della tutela della salute, CEDESA Srl ha le competenze per effettuare la valutazione e la gestione dei rischi legati all’esposizione dei lavoratori agli agenti cancerogeni, mutageni e reprotossici.
Il team CEDESA Srl, attraverso un approccio integrato, accompagna le imprese nel rispetto della normativa vigente, nell’implementazione delle misure preventive più efficaci e nella promozione di un ambiente di lavoro sicuro e sostenibile per tutti. Fornisce inoltre alle aziende consulenza tecnica e formazione specializzata.
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