Il DPCM 11 Marzo 2020 è stato pubblicato in gazzetta ufficiale n. 64 del 11.03.2020 allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus COVID-19. Si raccomanda una lettura attenta dello stesso rapportandolo alla propria attività lavorativa in quanto vengono stabilite sospensioni di alcune attività lavorative tra cui attività commerciali al dettaglio, attività dei servizi di ristorazione e attività inerenti i servizi alla persona, e limitate nelle modalità di svolgimento delle altre attività lavorative e professionali.

Vengono salvaguardate tutte le attività di prima necessità, di vendita di generi alimentari e di emergenza.

Il periodo di sospensione è dal 12.03.2020 al 25.03.2020.

In ordine alle attività produttive e alle attività professionali sono previste al comma 7 dell’art. 1 del DPCM 11.03.2020 le seguenti raccomandazioni:

  • sia attuato il massimo utilizzo da parte delle imprese di modalità di lavoro agile per le attività che possono essere svolte al proprio domicilio o in modalità a distanza;
  • siano incentivate le ferie e i congedi retribuiti per i dipendenti nonché gli altri strumenti previsti dalla contrattazione collettiva;
  • siano sospese le attività dei reparti aziendali non indispensabili alla produzione;
  • siano assunti protocolli di sicurezza anti-contagio e, laddove non fosse possibile rispettare la distanza interpersonale di un metro come principale misura di contenimento, con adozione di strumenti di protezione individuale;
  • siano incentivate le operazioni di sanificazione dei luoghi di lavoro, anche utilizzando a tal fine forme di ammortizzatori sociali

Restano garantiti, nel rispetto delle norme igienico-sanitarie, i servizi bancari, finanziari, assicurativi nonché l’attività del settore agricolo, zootecnico di trasformazione agroalimentare comprese le filiere che ne forniscono beni e servizi.

È altresì previsto all’art. 1 comma 8 del DPCM 11.03.2020 che per le sole attività produttive siano limitati al massimo gli spostamenti all’interno dei siti e contingentato l’accesso agli spazi comuni. Tra gli spazi comuni ricordiamo locali ristoro e caffè e luoghi di pause del personale o sale riunioni o altro che possa prevedere possibili aggregazioni.