C.E.D.E.S.A. organizza corsi di formazione PRSES presso le azienda al fine di formare ed analizzare con i lavoratori le scaffalature in essere.

E’ prevista anche erogazione di corsi di gruppo in videoconferenza.

Per chiarimenti in merito agli obblighi in relazione alle scaffalature in dotazione, contatta i nostri uffici allo 049757262 o mandaci una mail

Le scaffalature porta pallet sono sistemi di stoccaggio progettati per immagazzinare unità di carico pallettizzate. Sono composte da un numero minimo di elementi strutturali ma hanno un’ampia possibilità di personalizzazione che ne consente l’utilizzo per qualsiasi esigenza di immagazzinaggio, mediante opportuni accessori. Possono essere collocate sia all’interno che all’esterno di edifici, capannoni etc.

L’attività di immagazzinaggio e quindi utilizzo di scaffalature porta pallet comporta la presenza di rischi correlati alle attività svolte, alle mansioni ma anche alla corretta scelta, uso e manutenzione delle scaffalature in relazione alle caratteristiche (tipologia, dimensioni, peso) degli oggetti da immagazzinare, alla loro idonea modalità di movimentazione e dell’ambiente lavorativo. E’ stata quindi emanata a marzo 2024 la LINEA GUIDA INAIL SULLA GESTIONE DELLE SCAFFALATURE.

E’ importante evidenziare che nella scelta, installazione e gestione della scaffalature vi sono vari soggetti:

  • FORNITORE: soggetto che svolge l’attività di progettazione della scaffalatura, stabilendone le caratteristiche prestazionali e la configurazione in accordo con l’utilizzatore prima dell’immissione sul mercato (vedi UNI 11636:2023).
  • FABBRICANTE: soggetto che progetta i componenti della scaffalatura, ne caratterizza il comportamento statico e possiede le attrezzature necessarie per la loro produzione (vedi UNI 11636:2023). In alcuni casi il fabbricante può coincidere con il fornitore e l’installatore.
  • UTILIZZATORE: azienda che utilizza la scaffalatura e che risponde della corretta gestione e funzionamento del magazzino e che è responsabile della scaffalatura anche dal punto di vista del mantenimento in sicurezza (UNI EN 15635)
  • Persona responsabile della sicurezza delle attrezzature di immagazzinaggio (PRSES): persona nominata dal datore di lavoro con la responsabilità di mantenere il funzionamento in sicurezza del sistema di stoccaggio del magazzino, ed all’uopo formata. (rif. UNI EN 15635:2009 – cap 3. – § 3.18)

A livello generale, al termine del montaggio della scaffalatura l’installatore rilascia la “dichiarazione di corretto montaggio” con cui la scaffalatura viene consegnata al Datore di lavoro nello “stato iniziale” o “originale” (UNI 11636 §4.1)

Il datore di lavoro è responsabile della formazione specifica e dell’addestramento del PRSES e degli operatori di magazzino.

Il datore di lavoro designa il PRSES, persona responsabile per la sicurezza delle scaffalature con il compito di controllarne la sicurezza e l’efficienza mediante ispezioni pianificate e registrate e di istituirne un piano di manutenzione in accordo con le indicazioni del fabbricante/fornitore. Il PRSES necessita di apposita formazione ed addestramento.

Sarebbe opportuno che il PRSES fosse sempre presente nel luogo di lavoro per garantire interventi efficienti in caso di necessità. Tutti gli operatori di magazzino si attengono alle procedure di lavoro stabilite dal Datore di lavoro e oggetto di formazione e addestramento specifici. Sono tenuti a riferire al PRSES ogni anomalia riscontrata in fase di lavoro. Il PRSES registra le segnalazioni ricevute nel registro dei controlli (o libretto della scaffalatura), verifica la gravità della anomalia e richiede se necessario l’intervento di eliminazione dell’anomalia facendo intervenire il fornitore o l’installatore o, se previsto dal manuale di istruzioni, il manutentore aziendale.

Secondo una frequenza stabilita dal datore di lavoro in base alla valutazione dei rischi, e almeno con frequenza annuale, un esperto validatore (UNI 11636, punto 3.4) esegue una ispezione in affiancamento con il PRSES secondo le prescrizioni della UNI EN 15635, per verificare le condizioni di sicurezza della scaffalatura e in particolare la presenza di eventuali danni. L’esperto validatore valuta anche la correttezza delle registrazioni effettuate nel tempo dal PRSES.

A seguito di una ispezione con esito positivo, o a seguito dell’esecuzione di eventuali prescrizioni per il ripristino della sicurezza della scaffalatura, l’esperto validatore rilascia il rinnovo della validazione d’uso, se:

  • – la scaffalatura è conforme alle specifiche di carico attuali (validazione statica)
  • – è correttamente installata (validazione di montaggio)
  • – tutta la documentazione è aggiornata (validazione documentale)
  • – la scaffalatura è stata e sarà sottoposta a ispezione e manutenzione pianificate nel tempo (processo conforme alla UNI EN15635).

E’ importante che il datore di lavoro effettui la valutazione dei rischi in relazione alla scaffalatura tenendo conto della fase di utilizzo e manutenzione e nel caso in cui la stessa venga riposizionata o allocato o sia necessario un intervento per apportare le modifiche correttive tali da garantire la validazione della scaffalatura.

Merita inoltre ricordare che sono riferimento per l’uso e la manutenzione delle scaffalature le seguenti norme tecniche:

  • UNI EN 15635:2009 – Sistemi di stoccaggio statici di acciaio – Utilizzo e manutenzione dell’attrezzatura di immagazzinaggio.
  • UNI 11636:2023 – Scaffalature industriali metalliche – Validazione delle attrezzature di immagazzinamento.
  • UNI 11731:2018 – Scaffalature statiche di acciaio – Requisiti per il trattamento dei componenti danneggiati.